Quattrocchi & Cattivelli

Favolescion
Il musical che è una favola

Compagnia "Filarmonico Drammatica"
Macerata
Curato da Mauro - Aggiornato: 27 maggio 2011

La Compagnia ha messo in scena "Favolescion" nel 2005-2006.

Il sito della Compagnia "Filarmonico Drammatica".

La pagina, sul sito, dedicata a "Favolescion".

Rappresentazioni:
21 luglio 2005 - Macerata (Teatro della Filarmonico Drammatica)
7 agosto 2005 - Savona (Complesso Priamar)
19 febbraio 2006 - Macerata (Teatro della Filarmonico Drammatica)
6 maggio 2006 - Pagliare del Tronto AP
7 luglio 2006 - Cingoli MC
28 luglio 2006 - Montecosaro MC
4 agosto 2006 - Sarnano MC
9 agosto 2006 - Colbuccaro MC
27 agosto 2006 - Castel Colonna AN
4 marzo 2007 - San Severino MC (Cine-Teatro Italia)
15 aprile 2007 - Macerata (Teatro della Filarmonico Drammatica)



Brochure




Personaggi e interpreti:
Mamma - Lidia Montecchiari
Bambina - Giulia Paolini
Operatore - Stefano Zagaglia
Re - Andrea Caldarelli
Cappuccetto Rosso - Gilla Cipolletti
Mamma Cappuccetto Rosso e Fata Turchina - Rossella Calfon
Lupo Cattivo - Fabio Campetella
Bella Addormentata - Laura Zagaglia
Cenerentola - Paola Cocchi
Biancaneve - Alessandra Dignani
Principe Azzurro - Giordano Pierucci
Pinocchio - Stefano Cingolani
Geppetto - Fabrizio Manconi
Regina Cattiva - Laura Silvetti
Massimo Utile - Roberto Gamberini
Iva Compresa - Ilaria Gamberini

Regia di Andrea Caldarelli

Musiche - Marco Fagotti
Coreografie - Cecilia Franceschetti
Scenografia - Andrea Caldarelli
Scenografia (relizzazione) - Valentino Damiani e Laboratorio Potienkin
Arcobaleno, controluce e audiovisivi - Roberto Riccitelli
Sartoria (bozzetti) - Maurizio Agasucci
Sartoria (realizzazione) - Maria Sincini
Disegno Luci - Aldo Caldarelli
Mixer - Paolo Ferranti
Scovarobe - Laura Silvetti
Concertatore palco - Lidia Montecchiari



dal libretto di sala:

"Perché non mi racconti una favola?", chiede una bambina alla mamma, non riuscendo a prendere sonno.
Frase innocua. Ma nel Regno delle Favole suona poco meno forte di un allarme rosso.
"Hanno chiesto una favola!".
Personaggi assopiti, annoiati o impegnati in tutt'altro, si risvegliano e corrono impazziti senza saper bene che fare. Cappuccetto Rosso è goffa e ormai in sovrappeso, il Lupo Cattivo non ricorda le battute.
Finisce male, finisce che la favola non va avanti, finisce che la delusione sbadigliante prende il posto dello sguardo trasognato di meraviglia sul viso di una bimba, che ha chiesto di ascoltare una favola, sebbene i bimbi non sappiano più esattamente cosa sia una favola, perché nessuno le racconta più.
Favolescion, ossia il Regno delle Favole al tempo della crisi: la fantasia, che del racconto si nutre, è la prima delle vittime della guerra dell'etere tra le televisioni che, comodamente, catalizzano, cullano, imbambolano e sopiscono.
E intanto, Principe Azzurro fa scenate di gelosia a Biancaneve, presunta amante di Pollicino. Il Lupo Cattivo passa il tempo a circuire le pulzelle, la Bella Addormentata dorme un po' quà e un po' là con il walkman incastonato nelle orecchie, Cenerentola è rapita dalle vicende d'amore di John e Katy, i protagonisti di "una donna racconta".
Come salvare la baracca che traballa?
Niente di meglio che trasformarla in una soap opera, con spruzzatine miste di violenza, odio, rabbia e altre diavolerie del marketing: che non sarà politically correct ma fa audience. E allora ci vuole un manager, di quelli splendidamente cinici e con tanto di assistente, armati di sorriso disarmante e grafici di efficienza per attuare la strategia di "riciclaggio", improntata al Massimo Utile, di sicuro successo e radioso futuro.
Per la verità, Cappuccetto Rosso non sembra molto convinta, Geppetto non se ne dà per inteso e per gli altri è la stessa storia, mentre il Meganetwork si prepara a inglobare l'ultimo, piccolo lembo del Regno delle Favole, per la gioia degli sponsor.
Ma ce la vedete Cenerentola con gli occhi da killer, Pinocchio che fa l'orribile creatura mutante e la Fata Turchina nei panni della scienziata buona?
Ma quando tutto sembra perduto... Beh, provate a immaginare.
A proposito: chissà se Katy e John, tra un risveglio dal coma e l'altro, vivranno per sempre felici e contenti? Non perdete il prossimo episodio. Dopo la pubblicità.
Davide Amurri